Stress e cuore: correlazione tra salute mentale e malattie cardiovascolari

Stress e salute mentale, cosa dicono gli studi clinici recenti

La salute mentale è parte integrante della salute di una persona. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), la salute mentale è uno stato di benessere mentale che consente alle persone di affrontare lo stress della vita, realizzare le proprie capacità, apprendere e lavorare bene e contribuire alla propria comunità. 

I pazienti con una storia di malattia cardiovascolare (infarto, scompenso cardiaco, cardiopatie croniche, aritmie) presentano un rischio significativamente aumentato di sviluppare disturbi mentali, in particolare depressione e ansia. Studi recenti e meta-analisi evidenziano una prevalenza di depressione tra il 20% e il 25% nei pazienti con malattia cardiovascolare, con impatto negativo su aderenza terapeutica, qualità di vita e mortalità.

Ad agosto 2025 la Società Europea di Cardiologia (European Society of Cardiology -ESC) in accordo con la Federazione europea delle associazioni di psicologi AISBL (EFPA), l'Associazione psichiatrica europea (EPA) e la Società internazionale di medicina comportamentale (ISBM), per la prima volta, ha pubblicato un documento di consenso sulla salute mentale e le malattie cardiovascolari.

Il documento è stato stilato per enfatizzare il rischio aumentato di disturbi mentali nei pazienti con storia cardiovascolare e il ruolo centrale dello stress come fattore di rischio e prognostico.

Stress: come influisce sulla salute mentale e il benessere cardiovascolare

Le malattie cardiovascolari e i disturbi mentali si influenzano reciprocamente: la presenza di depressione, ansia o stress cronico aumenta il rischio di eventi cardiovascolari, ma anche la diagnosi di malattie cardiovascolari espone il paziente a un rischio maggiore di sviluppare disturbi psichiatrici.

Per esempio dopo un infarto, fino al 50% dei pazienti può manifestare distress psicologico, che si associa a un aumento del rischio di eventi futuri e di mortalità; per contro lo stress psicologico (sia acuto che cronico) è riconosciuto come fattore di rischio indipendente per lo sviluppo e la progressione della malattia cardiovascolare.  I meccanismi coinvolti includono attivazione neuroendocrina, infiammazione sistemica, disfunzione endoteliale e alterazioni comportamentali (ridotta attività fisica, dieta non equilibrata, scarsa aderenza alle terapie).

In sintesi, le linee guida ESC 2025 e le raccomandazioni delle principali società scientifiche sottolineano la necessità di un approccio multidisciplinare e proattivo, integrando la valutazione e la gestione della salute mentale nella pratica cardiologica, con particolare attenzione allo stress e alla depressione come determinanti prognostici e terapeutici nei pazienti con storia cardiovascolare.

Conclusione

Lo stress non è solo una sensazione passeggera: quando diventa cronico, può logorare silenziosamente il cuore e aumentare in modo significativo il rischio di malattie cardiovascolari. La buona notizia è che esistono strumenti concreti per difendersi.

Prendersi cura di sé con attività fisica, alimentazione sana, sonno regolare e sostegno psicologico non è un lusso, ma una scelta di salute. Riconoscere e gestire lo stress significa proteggere non solo la mente, ma anche il cuore.

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BIBLIOGRAFIA:

European Heart Journal (2025) 00, 1–70 2025 ESC Clinical Consensus Statement on mental health and cardiovascular disease: developed under the auspices of the ESC Clinical Practice Guidelines Committee

Alessandro Daniotti